Viaggio in Val Camonica, un’ampia distesa pianeggiante che si estende nelle Alpi centrali, in Lombardia, fra le province di Brescia e di Bergamo. Quota 3.160 metri sul livello del mare: sulla cima di Lagoscuro, nella spettacolare cornice dei ghiacciai dell’Adamello – Presanella, Ponte di Legno e il gruppo del Cevedale, un’emozionante apertura del nostro conduttore con Lino Zani ed una guida alpina. Un omaggio agli eroi poveri e umili delle Alpi, un itinerario dalle grandi emozioni per la bellezza dei panorami, il brivido del vuoto e il fascino della storia: ai piedi del ghiacciaio Presena, il Sentiero dei Fiori e le trincee di Bocchette di Val Massa, mirabili opere della Guerra Bianca che raccontano una montagna che non va dimenticata, fatta di mezzi esigui, coraggio, impressionante perizia e incredibile forza d’animo.
Sulle colline della Franciacorta, in quella bella zona che si trova tra Brescia e la parte meridionale del lago d’Iseo. Un territorio noto in tutto il mondo per la produzione dell’omonimo vino, ma che riserva anche inaspettate sorprese. Di Marco Rossetti e Francesca Topi .
Le Torbiere del Sebino fanno parte di una riserva naturale tra la Franciacorta e il Lago d’Iseo,
in provincia di Brescia. Un luogo in cui il cielo si specchia
nell’acqua tra i canneti e il sole scintilla sulle passerelle di legno,
facendoti sentire un tutt’uno con la natura, lontano dalle ansie
quotidiane. Te ne parliamo in quest’articolo.
La Riserva naturale Torbiere del Sebino
Che cos’è una torbiera?
Per la nostra generazione, la risposta non è così scontata. Si tratta
di un luogo acquitrinoso in cui si deposita la torba, cioè un
combustibile fossile formato da resti vegetali acquatici. Oggi in Italia
non è più molto usata, mentre in Irlanda e in Finlandia è ancora
abbastanza popolare.
Lo sfruttamento delle Torbiere del
Sebino iniziò alla fine del ‘700. La torba serviva ad alimentare le
filande di Iseo, le fornaci, il riscaldamento delle abitazioni e persino
i treni! Negli anni ’50 l’estrazione della torba lasciò il posto a
quella dell’argilla per la fabbricazione dei mattoni. Fino a che, negli
anni ’70, si affermarono le ragioni della salvaguardia ambientale.
Oggi le Torbiere del Sebino sono parte di una riserva naturale e sono state dichiarate “zona umida d’importanza internazionale”.
Donzelle, siete avvisate, fare la piastra prima di venire qui è inutile!
I percorsi naturali
Le Torbiere del Sebino sono il luogo
ideale per una passeggiata rigenerante. Passerelle in legno e sentieri
sulla riva permettono di immergersi in questo paradiso acquatico. Gli
unici suoni sono il vento che fruscia tra le piante, i versi degli
uccelli e l’allegro sguazzare delle paperelle. Se non ci sono altri
turisti a produrre inquinamento acustico, ovviamente.
Abbiamo visitato le torbiere in pieno inverno ed erano quasi completamente ghiacciate!
Veniva voglia di pattinarci sopra. Uno spettacolo indimenticabile.
Certamente in primavera mostrano un altra faccia, verde e vivace, e ci
piacerebbe tornare. In estate invece… temo che il sole e le zanzare
mietano molte vittime. Ma non ho raccolto testimonianze in merito.
Gli itinerari consigliati per visitare le Torbiere del Sebino sono due:
Itinerario sud-centrale: partenza e arrivo dal monastero S. Pietro in Lamosa oppure dalla stazione di Provaglio. Lunghezza: 4 km circa. Tempo di percorrenza: 2 – 3 ore.
Itinerario nord-centrale: partenza e arrivo dal Centro Visite (via Tangenziale Sud, Iseo). Lunghezza: 5 km circa. Tempo di percorrenza: 3 – 4 ore.
Monastero di S. Pietro in Lamosa
Orari e costi
La Riserva Torbiere del Sebino è aperta tutto l’anno, dall’alba al tramonto. Per accedere si richiede il pagamento di un biglietto di 1€, cifra simbolica destinata a finanziare lavori di conservazione e ricerca.
Il biglietto è acquistabile presso gli erogatori automatici presenti ai 3 ingressi della Riserva (accettano solo monete da 1€):
Ingresso Nord – a Iseo, presso il Centro Accoglienza visitatori, di fronte al campo sportivo;
Ingresso Centrale – a Provaglio d’Iseo, presso il monastero S. Pietro in Lamosa;
Ingresso Sud – a Corte Franca presso l’Infopoint, via Segaboli, vicino al parcheggio del Centro Commerciale “Le Torbiere”.
Molto importante: è vietato l’ingresso ai cani.
Può sembrare carino portare il proprio bau a sgranchirsi le gambe tra
le pozze d’acqua, ma non si fa, proprio no. Il rischio, infatti, è
quello di spaventare e danneggiare gli animali selvatici delle Torbiere.