Cosa vedere sul Lago d’Iseo: 10 esperienze imperdibili tra natura, borghi e sapori
Elenco delle 10 esperienze imperdibili:
Esplorare Monte Isola: La più grande isola lacustre d’Europa, accessibile solo a piedi o in bicicletta, offre panorami mozzafiato e un’atmosfera senza tempo.
Passeggiare nel centro storico di Iseo: Scopri la Pieve di Sant’Andrea, la Piazza Garibaldi e il vivace mercato settimanale.
Visitare la Chiesa di Santa Maria della Neve a Pisogne: Ammira gli affreschi del Romanino, considerati la “Cappella Sistina dei Poveri”.
Percorrere la Strada Valeriana: Un antico sentiero panoramico che collega i borghi della sponda orientale del lago.
Rilassarsi nelle Torbiere del Sebino: Una riserva naturale ideale per birdwatching e passeggiate immersi nella natura.
Ammirare le Piramidi di Zone: Formazioni geologiche uniche, risultato di millenni di erosione.
Degustare i vini della Franciacorta: Visita le cantine locali e assapora i rinomati spumanti della regione.
Scoprire Lovere: Uno dei borghi più belli d’Italia, con il suo lungolago e le architetture storiche.
Fare un’escursione al Santuario della Madonna della Ceriola: Situato sulla cima di Monte Isola, offre una vista panoramica sul lago.
Assaporare la cucina locale: Prova piatti tipici come la tinca al forno di Clusane e i casoncelli bresciani.
Scopri il fascino autentico del borgo tra montagna e lago
Se stai cercando una destinazione autentica e suggestiva sul Lago d’Iseo, Pisogne è il gioiello nascosto che non puoi perderti. Situato sulla sponda nord-orientale del lago, Pisogne offre una combinazione perfetta di natura, arte e relax, ideale per una gita fuori porta o una vacanza più lunga.
🏞️ Perché visitare Pisogne?
Pisogne è conosciuta per la sua posizione privilegiata, tra le acque tranquille del lago e le prime pendici della Val Camonica. Qui puoi goderti panorami mozzafiato, percorsi naturalistici e un centro storico ricco di storia.
🌅 Cosa fare a Pisogne nel 2025
Passeggiata sul lungolago Il nuovo lungolago di Pisogne è uno dei più belli del Lago d’Iseo, perfetto per rilassanti passeggiate al tramonto.
Visita alla Chiesa di Santa Maria della Neve Celebre per gli affreschi di Romanino, una perla dell’arte rinascimentale lombarda.
Escursioni sulla Via Valeriana Un antico percorso che collega Pisogne a Pilzone, con viste spettacolari sul lago.
Eventi e sagre locali Pisogne ospita eventi imperdibili come il Mercatino di Primavera, concerti estivi, e manifestazioni culturali in piazza.
🚴♀️ Attività Outdoor sul Lago d’Iseo
Bike tour tra le colline della Franciacorta.
Kayak e SUP nelle acque limpide del lago.
Gite in barca verso Monte Isola, l’isola lacustre più grande d’Europa.
Ecoo cosa consigliamo nei dintorni
Il Sacro Monte di Pisogne è un luogo di grande importanza storica e spirituale situato nei pressi di Pisogne. Riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, il Sacro Monte offre una vista spettacolare sulla regione e sulla Chiesa di Santa Maria Assunta. La Chiesa, situata sulla cima del Monte, è un esempio di architettura romanica con affreschi e opere d’arte del XV secolo. Il Sacro Monte di Pisogne è un luogo di culto molto frequentato, ma anche una destinazione turistica popolare per chi cerca un’esperienza unica e affascinante. La camminata verso la cima del Monte offre un’opportunità per ammirare la bellezza della natura e per riflettere sulla storia e la fede.
La Chiesa di Santa Maria Assunta è un’imponente chiesa romanica situata sulla cima del Sacro Monte di Pisogne. Questa chiesa è nota per la sua architettura mozzafiato e per le sue opere d’arte e affreschi del XV secolo. La Chiesa è un luogo di culto molto frequentato e rappresenta un importante tesoro storico e artistico per la regione. Il suo interno è ornato da pregevoli affreschi e da opere d’arte che raffigurano scene della vita di Cristo e dei Santi. La Chiesa di Santa Maria Assunta è un luogo di pace e di spiritualità, che attrae pellegrini e turisti da tutto il mondo. È una destinazione imperdibile per chi cerca un’esperienza unica e affascinante, che combina storia, arte e fede.
La Villa Mirabello è un edificio elegante e imponente del XIX secolo situato a Pisogne. Questa villa, che un tempo era la residenza estiva della nobiltà lombarda, ospita oggi un museo che espone reperti storici e artistici della regione. Il parco circostante la Villa è un’oasi verde, dove è possibile passeggiare e godere della natura. La Villa Mirabello è un luogo ideale per immergersi nella storia e nella cultura lombarda, e per trascorrere un pomeriggio all’aria aperta. Il museo ospita una vasta collezione di oggetti d’arte, mobili antichi e dipinti, che rappresentano la storia e la tradizione della regione. La Villa Mirabello è una destinazione unica per chi cerca un’esperienza che combina cultura, storia e bellezza paesaggistica.
Il Museo Archeologico della Valcamonica: un museo che espone reperti archeologici risalenti a diverse epoche, tra cui la preistoria, l’età del bronzo e l’età del ferro.
La Chiesa di Santa Maria della Neve è una chiesa situata a Pisogne che risale al XVII secolo. Questa chiesa è nota per la sua architettura barocca e per la sua facciata imponente con un grande rosone centrale. La Chiesa di Santa Maria della Neve è un luogo di culto molto frequentato dalla comunità locale e ospita importanti opere d’arte, tra cui affreschi e statue. Il suo interno è decorato con elementi barocchi come stucchi e affreschi che rappresentano scene bibliche e soggetti religiosi. La Chiesa di Santa Maria della Neve è una destinazione unica per chi cerca un’esperienza che combini arte, storia e fede. Questa chiesa rappresenta un importante patrimonio storico e artistico per la regione e un luogo di pace e spiritualità per tutti coloro che vi si recano. In particolare contiene al suo interno delle opere del Romanino.
Il Lago d’Iseo è un luogo di bellezza naturale situato vicino a Pisogne. Questo lago è famoso per le sue acque cristalline, le sue spiagge sabbiose e i suoi paesaggi montani mozzafiato. Il Lago d’Iseo è una destinazione popolare per gli amanti del turismo outdoor, che possono godere di attività come il windsurf, la vela, il kayak e il trekking. La zona circostante il lago offre anche molte opportunità per degustare i prodotti locali, come il vino e il pesce del lago. Il Lago d’Iseo è un luogo perfetto per chi cerca una pausa dalla routine quotidiana e per chi cerca un’esperienza immersiva nella bellezza della natura. Questo luogo offre la possibilità di ricaricare le batterie e di rilassarsi in un ambiente incontaminato.
Parco regionale delle Orobie bergamasche: Questo parco naturale offre una vasta gamma di attività outdoor, tra cui trekking, mountain bike e equitazione. Il parco offre anche la possibilità di ammirare la bellezza della natura e di esplorare la flora e la fauna locali.
Santuario della Beata Vergine del Soccorso: Questo santuario si trova a pochi chilometri da Pisogne e offre una vista panoramica mozzafiato sul lago d’Iseo. Il santuario è un luogo di culto molto frequentato e ospita una statua della Beata Vergine del Soccorso.
Lovere: è una cittadina affacciata sul lago d’Iseo, con un’affascinante architettura medievale e numerose attrazioni turistiche, tra cui il Museo Civico d’Arte e il Santuario di San Bassiano. Questa città situata lungo le sponde del lago d’Iseo offre molte opportunità per esplorare la cultura e l’arte locali. Lovere ospita una serie di musei, gallerie d’arte e chiese storiche, nonché un bellissimo centro storico con strade pavimentate e case antiche.
Grotte di Nimis: Queste grotte naturali sono situato a pochi chilometri da Pisogne e offrono un’esperienza unica per gli amanti della natura e dell’avventura. Le grotte di Nimis sono aperte al pubblico e offrono la possibilità di esplorare un mondo sotterraneo ricco di formazioni rocciose e stalattiti.
Inoltre a Pisogne si trova in una zona ricca di prodotti locali e tradizioni culinarie, quindi ci sono molte specialità che potresti assaggiare durante il tuo soggiorno. Ecco alcuni dei piatti e prodotti tipici che potresti considerare di provare:
Polenta taragna: La polenta taragna è un piatto tipico della Lombardia, a base di farina di mais e formaggio grattugiato.
Salame di cavallo: Il salame di cavallo è un salume tipico della zona, prodotto con carne di cavallo e spezie.
Pesce del lago d’Iseo: Il lago d’Iseo è famoso per i suoi pesci, come la coregone e il luccio, che possono essere gustati in molti ristoranti locali.
Formaggi locali: La zona di Pisogne è ricca di produttori di formaggi, tra cui il formaggio di capra e il formaggio di pecora.
Vino di Franciacorta: La Franciacorta è una regione vinicola vicina a Pisogne, famosa per i suoi vini spumanti e bianchi.
Questi sono solo alcuni dei prodotti e piatti tipici che potresti assaggiare durante il tuo soggiorno a Pisogne. Sperimenta la cucina locale e scopri i sapori unici della zona.
La “Cappella Sistina dei poveri“. Così lo storico
dell’arte Giovanni Testori ribattezzò questa piccola Chiesa di
incredibile bellezza localizzata poco fuori dal centro storico di
Pisogne e nota per i meravigliosi affreschi di Gerolamo Romanino, tra
i massimi esponenti della pittura rinascimentale bresciana.
Caratterizzata esternamente da una facciata molto sobria, una volta
entrati si resta ammaliati dal ciclo pittorico della Passione di Cristo,
con le figure che si distaccano dalle forme idealizzate del
Rinascimento classico per abbracciare la realtà umile e popolare del
Cristianesimo. Culmine dell’opera artistica del Romanino la grande drammatica Crocifissione che occupa tutta la controfacciata.
L’edificio è sconsacrato e ospita interessanti eventi culturali e musicali.
Via Antica Valeriana, Pisogne – tel. +39 0364 1905103
La guida definitiva per scoprire le meraviglie della Valle Camonica nel 2025
La Valle Camonica, una delle valli più ampie delle Alpi italiane, è una destinazione ricca di storia, arte rupestre, natura incontaminata e borghi autentici. Che tu sia un amante del trekking, un appassionato di storia o in cerca di relax tra le montagne, la Valle Camonica saprà sorprenderti in ogni stagione.
🏞️ 1. Scopri il Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Naquane (UNESCO)
La Valle Camonica è celebre per le sue incisioni rupestri, dichiarate Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO. Visita il Parco di Naquane a Capo di Ponte e lasciati affascinare dai simboli e disegni preistorici incisi nella roccia.
⛰️ 2. Escursioni e Trekking nei Parchi Naturali
Parco dell’Adamello: oltre 600 km di sentieri tra laghi alpini, cascate e rifugi panoramici.
Valle di Scalve e Val Malga: percorsi per tutti i livelli, ideali per escursionisti e famiglie.
Sentiero delle Orobie: trekking per esperti tra le vette più alte della zona.
🚴♂️ 3. Bike e MTB nella Valle Camonica
Ciclovia dell’Oglio: una delle più belle d’Italia, segue il fiume Oglio dalla Valcamonica al Po.
Percorsi MTB: adatti a principianti ed esperti, con discese adrenaliniche e trail panoramici.
🏛️ 4. Borghi storici da non perdere
Bienno: inserito tra i Borghi più belli d’Italia, con le sue fucine e il centro medievale.
Lovere: affacciato sul Lago d’Iseo, ricco di arte e storia.
Ponte di Legno: ideale per vacanze estive e invernali, con impianti sciistici e sentieri.
🏔️ 5. Relax alle Terme di Boario
Perfette per rigenerarsi dopo un’escursione, le Terme di Boario offrono trattamenti benessere in un contesto naturale unico.
🧗 6. Avventura e Sport Outdoor
Arrampicata sulle falesie della valle.
Rafting sul fiume Oglio.
Sci e snowboard a Ponte di Legno – Tonale in inverno.
🍷 7. Enogastronomia tipica
Prova i formaggi di malga, la carne salata, i casoncelli camuni, e dolci tradizionali come la spongada.
Sono
nata e cresciuta, sognando ad occhi aperti sul mito dell’Orient
Express. Non a caso “Assassinio sull’Orient Express”, è uno dei libri
che preferisco tra quelli scritti da Agatha Christie. Nella mia
fantasia, un viaggio in treno alla scoperta del mondo, è qualcosa di
incantevole, avventuroso ed elegantemente retrò! Mentre cercavo idee su cosa fare sul Lago d’Iseo,
ho trovato una proposta che mi ha subito incuriosita. Viaggiare su un
treno che costeggia il lago, degustando la ricca enogastronomia del
territorio. Alternando, così, i piaceri della tavola alla visita delle località del Sebino.
Sono stata sul Lago d’Iseo alcuni anni fa, per un fine settimana tra i borghi lacustri e un itinerario alla scoperta di Montisola. Ma, solo da poco tempo, ho scoperto le iniziative di “Treno dei Sapori”. Una serie di tour con cui, mi sono resa conto, avrei finalmente realizzato il mio sogno di vivere un viaggio d’altri tempi. Assaggiando paesaggi e bevendo le emozioni più profonde. Almeno per un giorno e senza omicidio finale, sia ben chiaro…
Dato che ufficialmente è iniziato il periodo dell’Avvento, ho scelto l’itinerario “Il gusto del Natale”, con cui non solo degusterò cibi e vini a bordo del magico treno, costeggiando la bellezza invernale del Lago
d’Iseo. Ma, con la supervisione di una guida, sarà possibile visitare anche Iseo e Pisogne, i centri che più mi sono rimasti nel cuore durante la prima visita!
∞♦∞
Cosa vedere a Iseo in un giorno.
Tutto ha inizio proprio da Iseo dove, prima di salire a bordo del “Treno dei Sapori”, faccio una piacevole visita guidata. Questo connubio tra arte e cibo,
lo trovo sublime: una fusione perfetta. Durante l’Avvento, poi, con i
Mercatini di Natale nel centro storico, le luci scintillanti e la
cornice avvolgente del Sebino, è come vivere una fiaba.
Ricordavo che Iseo fosse una bella
città, ed oggi la sensazione è ampiamente confermata. Con una marcia in
più! Perché, durante il precedente fine settimana sul Lago d’Iseo,
a causa del maltempo la mia visita fu alquanto rapida. Stavolta,
invece, supportata dalla profonda conoscenza di una guida esperta, scoprirò vere chicche del centro storico di Iseo.
Iseo mi accoglie vestita a festa. La
sensazione è quella di respirare a fondo il Natale, ma con un’eleganza
che credo derivi dalla precisione con cui, ogni angolo, viene curato con
amore. Le piazze sono piccoli gioielli ed oggi, in particolare, con i
Mercatini di Natale, la cui proposta è incentrata completamente
sull’enogastronomia, l’atmosfera è di calda familiarità ed i profumi
sono inebrianti.
Piazza Garibaldi, la principale della cittadina, ospita il primo monumento eretto in Italia, in onore di Garibaldi.
È stretto tra palazzine eleganti, dai colori vivaci, caratterizzate da
portici che indicano come, in passato, Iseo fosse sede di mercati. Un
crocevia di culture, uomini, merci.
In un piccolo, pittoresco viale, che parte dalla piazza, si scorge proprio la Chiesa di Santa Maria del Mercato che racchiude vere opere d’arte.
È uno scrigno voluto da Giacomo Oldofredi, che lo commissionò come
mausoleo personale. Ma, quando scappò da Iseo con l’arrivo dei
Veneziani, fu il popolo a terminare l’edificazione, attraverso le
elemosine.
Sogno ad occhi aperti sulle storie
narrate dagli affreschi rovinati dal tempo, eppure pieni di fascino.
Vivi! Vi sono opere del XV secolo, altre successive, ma ogni figura
impressa sui muri è come se urlasse al mondo la propria personalità.
Nella vastità di rappresentazioni importanti, l’immagine che più mi colpisce è una “Madonna con Bambino”.
La tenerezza di questa madre amorevole, che cura il proprio piccolo, è
così distante dalle pose plastiche dell’epoca… da arrivare dritta al
cuore. A mio avviso, è persino più d’impatto della spettacolare “Vergine che allatta Gesù”, incorniciata sull’altare.
Seguo viali acciottolati, stretti tra nobili edifici, arrivando al cospetto del Castello Oldofredi.
Sorge su una collinetta, massiccio come una sentinella, sin dall’XI
secolo. Incendiato dal Barbarossa, utilizzato come guarnigione militare
dai Veneziani, oggi è un palazzo pubblico che ospita anche la
Biblioteca. Ed è avvolto da una pace incredibile, mentre dall’alto
controlla tutta la città.
Uno degli angoli più belli di Iseo, a mio avviso, è la piazzetta su cui si affaccia la Pieve di Sant’Andrea.
Sembra un quadro su cui spicca la facciata, dal particolare campanile
centrale in pietra calcarea. Sarà che amo tantissimo il Romanico, ma qui
assisto ad una vera esplosione di territorialità (passatemela questa),
ad una piena interpretazione locale di questo stile.
E poi, la vicina Chiesa di San Silvestro, defilata ma importantissima, racchiude nell’abside un incredibile affresco rappresentante la “Danza Macabra”.
Ho i brividi davanti a quest’opera unica nel suo genere. Estremamente
rovinata ma ancora leggibile, nonostante secoli di sovrapposizioni ed
incuria.
∞♦∞
Cosa fare sul Lago d’Iseo: pranzare a bordo del “Treno dei Sapori”.
Con una piacevole passeggiata sul
lungolago, avvolto dai toni grigi delle nuvole cariche di neve, mi avvio
verso la piccola stazione di Iseo. La giostra gira allegramente, le
lucine di Natale scintillano nella giornata cupa, mentre la musica si
spande nell’aria.
Saluto il centro storico d’Iseo, dove
tornerò nel pomeriggio per visitare in Mercatini di Natale e, in appena
cinque minuti di cammino, raggiungo la stazione.
Salire su “Il Treno dei Sapori”, equivale a salire su un sogno.
Gli interni, elegantemente d’altri tempi, sono caldi ed accoglienti. Le
postazioni, modificate per ottenere tavolini dove pranzare, godono di
una superlativa vista sul Lago d’Iseo.
Tutto è curato nei dettagli, esattamente
come immagino dovesse essere un treno del passato. Con una sala da
pranzo elegante, personale discreto e gentilissimo che serve i pasti in
un’atmosfera rilassata. Mi incanto a guardare il panorama scorrere sotto
ai miei occhi. Una sequenza di immagini straordinarie del Lago d’Iseo,
di Montisola e dei borghi lacustri.
Nel frattempo, assaporo un gustoso
aperitivo a base di salumi, formaggi e rustici. Accompagnati da un
fresco “Millesimato Saten”, uno Chardonnay in purezza di 64 mesi.
Segue il primo piatto, semplici ma
gustosissimi ravioli burro e salvia, affiancati da un “Mi.Ma.Lo”, Merlot
e Cabernet, che ripulisce perfettamente il palato dal burro.
Come seconda portata, una ricca polenta
con funghi trifolati e salamella alla griglia, servita con un corposo
“Curtefranca Rosso”. Cabernet, Merlot, Barbera e Nebbiolo, che esaltano i
sapori del piatto.
Infine, mentre il “Treno dei Sapori” è fermo in stazione a Pisogne, gusto dolcetti, caffè e grappa, per
scaldarmi prima della visita al borgo, dato che ha iniziato a cadere una
soffice neve. Non avrei potuto immaginare una scena perfetta quanto
questa…
∞♦∞
Cosa fare sul Lago d’Iseo: visitare i tesori di Pisogne
Lascio momentaneamente il “Treno dei Sapori”, per raggiungere il centro storico di Pisogne. Prima tappa è alla Chiesa della Madonna della Neve,
per ammirare i grandiosi affreschi del Romanino, che qui rappresentò
una sentitissima sequenza ispirata alla “Passione di Cristo”.
La chiesa non è più consacrata ma,
appena entro in questo antro, capolavoro d’arte e di interpretazione,
sono colta da un brivido mistico. Merito della grandiosa opera dalla
quale vengo avvolta.
Romanino era un artista che lavorava
principalmente per il popolo perché, così facendo, sapeva che avrebbe
sempre ottenuto il compenso dovuto! Con il suo modo di interpretare le
scene religiose, ispirandosi completamente alla gente comune, aprì la
strada ad artisti come il mio amato Caravaggio.
Guardando le opere del Romanino si
percepisce una verità profonda, non un’idealizzazione. Si percepisce
quotidianità. C’è empatia, comprensione, immedesimazione. Il popolo era
protagonista, poteva riconoscersi e leggere con chiarezza ciò che
l’artista voleva comunicare… Ed io, oggi, mentre ammiro tutto questo a
bocca aperta, percepisco ancora quel profondo legame.
La passeggiata prosegue verso il piccolissimo centro storico di Pisogne. Se state organizzando un viaggio sul Sebino, non dimenticate di inserire una visita a questo borgo, tra le cose da fare sul Lago d’Iseo, perché merita davvero una sosta!
Pisogne è minuscolo ma affascinante, un
vero gioiellino. Pochi vicoli acciottolati, dove i colori degli edifici
sono messi in risalto dalle decorazioni natalizie.
E poi i portici, che si aprono su Piazza Umberto I,
trasportano all’epoca in cui Pisogne era un importantissimo polo
commerciale. Nonostante un passato burrascoso di lotte per la conquista,
alternate a distruzioni, oggi Pisogne è quanto di più idilliaco si
possa immaginare.
La piazza è una bomboniera, su cui domina la Torre del Vescovo, dove si può salire per ammirare il panorama mozzafiato sul Lago d’Iseo. Negozi, bar, trattorie, si susseguono sotto ai portici e, alla fine, lo slargo si apre come un abbraccio sul lago.
∞♦∞
Mercatini di Natale sul Lago d’Iseo.
Costeggiando la passeggiata lungolago di Pisogne, torno alla stazione per salire sul “Treno dei Sapori” che, con una piacevolissima corsa panoramica, mi riporta ad Iseo. Oggi,
ho davvero vissuto il sogno di fare un viaggio vintage, di quelli
descritti nei romanzi d’avventura!
Ad Iseo, trascorro il pomeriggio visitando i Mercatini di Natale,
mentre la neve cade sempre più copiosa. Un’immagine d’Avvento perfetta,
a conclusione di una giornata all’insegna del gusto e della scoperta,
che ha toccato profondamente la mia fantasia.
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Dove parcheggiare gratis a Iseo.
Per sostare gratuitamente ad Iseo, consiglio i parcheggi di Via Roma.
∞♦∞
Il “Treno dei Sapori”: informazioni.
Viaggiare con il “Treno dei Sapori” è
un modo di coniugare arte, enogastronomia, conoscenza, panorami.
Un’esperienza unica, che si può rivivere ogni giorno festivo ed ogni
domenica, da Marzo a Dicembre.
“Treno dei Sapori” propone varie tipologie di tour.
Ce ne sono veramente per tutti i gusti: per gli appassionati di arte,
di Medioevo, di storia romana, di olio, di vino… senza dimenticare chi
cerca una semplice, e tranquilla, evasione domenicale. E, nel mese di
dicembre, gli itinerari sono dedicati al “Gusto del Natale”, in
un’atmosfera davvero coccolosa.
Per scoprire tutte le proposte di “Treno dei Sapori e prenotare, potete:
visitare il sito ufficiale, sempre aggiornato con date, itinerari, prezzi;
scrivere a info@trenodeisapori.it;
telefonare allo 030-6854201, dal lunedì al venerdì (8.30 – 12.30 / 14.00 – 18.00). “Treno dei Sapori” è accessibile anche alle persone disabili. Contattate lo 030-6854301, per prenotare i servizi ed i posti dedicati;
seguire la pagina Facebook dove, tramite messaggi, è possibile mettersi in contatto col personale, sempre pronto a dare informazioni;
seguire il profilo Instagram.
Claudia B. (Supplied by “Treno dei Sapori”)
“Il Treno del Natale”, è un progetto di “Voce del Verbo Partire-Travel Blog di Claudia Barbieri”
Affitta la Tua Casa o camera sul Lago d’Iseo – Relax Garantito
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le nostre case : La casa nel borgo sul lago, casa Marconi, La villetta a due passi dal lago.
The
smallest of Italy’s great lakes, this scythe-shaped squiggle of water
is home to fishing villages tucked into deep bays, backed by an
amphitheatre of snow-capped Alpine foothills and terraced hills that
produce Italy’s most-prized sparkling wine.
By Sarah BarrellPhotographs By Francesco LastrucciPublished 27 Nov 2020, 13:49 GMT, Updated 11 Dec 2020, 17:29 GMT
The
smallest of Lombardy’s four major lakes, Iseo has somehow resisted the
limelight focused on such neighbouring bodies of water as Como, just to
the north, and Garda to the east.
Photograph by Francesco Lastrucci
Sandro
Novali isn’t fishing today. “He’s spent a lot of his life on the lake,”
Sandro’s son, Nicola shrugs. “Not so much these days. But there are
still a few regular fishermen out there.” We huddle just inside the
entrance of La Foresta,
the Novali family restaurant with rooms that put the little island of
Montisola on the map when it opened back in 1974. Then, Lake Iseo was
barely a blip on the radar for visitors to northern Italy’s watery
heartland; a simple string of fishing hamlets floating in Iseo’s central
waters, backed by mountains densely wooded with beech, hazelnut and
downy oak.
Even for the hardy few out and about on Montisola’s shores today,
it’s not a morning for catching much more than a chill. Exhaled breaths
hang in ice-thickened air; the mainland’s snow-capped Alpine foothills
puncture holes in the fog-frozen horizon. Everything is still, silent,
apart from a few men shuffling about on the shoreline, mouthing
swearwords into recalcitrant moorings, huffing warming breaths into
their hands. The boats are mostly traditional wooden skiffs from which
fishermen lower hand-hewn cast nets. The centuries old expertise behind
Iseo’s net-weaving industry is now being put to use for racket sports
and hammocks as much as for fishing.
A mesh of old nets, hooks and buoys form a kitsch canopy above our
heads in La Foresta’s reception area. Outside, similar kit fulfils its
proper function: lines and pots are stacked quayside, silvery sardinas
and misultitt (shad) hang like pungent wind chimes from wooden
drying racks, just as they have done for centuries. Such prized lake
fish jewel La Foresta’s menu — lightly poached, oh-so-delicately smoked,
artfully arranged like sashimi. Nicola brings me a flotilla of little
appetizer plates. I marvel at velvet slithers of cured coregone, an almost boneless, feather-light whitefish, and a pistachio-dusted salmerino, a silky cousin of Arctic char, which thrives in Iseo’s chilly waters.
Osteria Quattro Rose, a winery and kitchen located in the historical centre of Rovato, Brescia.
Photograph by Francesco Lastrucci
Lombardy’s secret
The smallest of Lombardy’s four major lakes, Iseo has somehow
resisted the limelight focused on such neighbouring bodies of water as
Como, just to the north, and Garda to the east. If known at all outside
Italy, it’s perhaps for Bulgarian artist Christo’s 2016 installation
Floating Piers, which crisscrossed the lake with two miles of gleaming
burnt orange walkways, from Sulzano on the mainland out to Montisola and
its teeny neighbour, San Paolo.
“I think we hosted more people in the two weeks it lasted than we did
in the entire year,” laughs Nicola, showing me a book by his
photographer friend, Luca Guarnerio, featuring the piers lined with
bodies, sunbathing, walking, dangling feet in Iseo’s contrastingly
aquamarine expanse. I wonder aloud how on earth permission was granted
for such a fantastical feat.
“Christo tried Japan and Argentina first, but didn’t get very far,”
explains Nicola. “The Beretta family own San Paolo, so he got permits
that way.” Italy’s gun-making magnates also happen to be influential
arts patrons. It’s hard to imagine such a sizeable installation
happening on Italy’s other traffic-heavy lakes. There’s benefit to being
a backwater: devoid of Garda’s glittering spas or Como’s Clooney-level
celebrity status, Iseo quietly goes about its own business. A post-lunch
hike takes me into Montisola’s sharply rising interior, where beech
mast and yellow oak leaves still carpet trails and off-road routes that
ultimately lead to a frost-dusted summit crowned with the Ceriola
Sanctuary. This simple church marks the spot where, in the fifth
century, Isis-worshiping islanders were introduced to Christianity by
Bresican bishop Saint Vigilio. Pagan or otherwise, I encounter not one
other soul. Squinting into the mists over the magnificently still lake, I
struggle to imagine it unquiet with Christo’s playground installation.
A street scene in Lovere, a town situated on the northern tip of Lake Iseo.
Photograph by Francesco Lastrucci
Wild waters
I find more piers tucked behind Iseo’s southernmost tip. At Torbiere del Sebino Nature Reserve,
I follow two miles of wooden walkways and bridges that appear to float
above a startlingly beautiful expanse of wetland, where lake waters
drain into a patchwork of peat bogs, marshes and lagoons. Mirror-still
waters reflect Iseo’s ever-present snow-capped peaks; curtains of tall
rushes rustle with the promise of purple herons and great bitterns. Set
along frosty banks, bird hides appear at intervals where it’s tempting
to shelter from the sideways sleet beginning to glaze walkways and
water.
Instead, I keep moving, eventually succumbing to the wood fire-heated welcome of Trattoria Fontanì at the park’s entrance, where €10 (£8.44) buys me two courses — a
saffron courgette risotto, poached lake trout — and a bullet-strong
espresso. Affordable rusticity isn’t a mainstay of Lombardy’s glittering
lakeshores. Intermittently punctuated by lidos and Michelin-starred
places to dine, for the most part Iseo’s handful of waterfront towns are
comparatively modest. Gathered neatly into small bays, their simplicity
is dwarfed by mountains that rise off the lake with all the drama of
the high Alps; lower terraces strung with clouds caught between their
craggy folds.
Long and narrow, Iseo is a lake defined by walls of rock as much as
water. I follow the shoreline north to the tiny town of Pisogne where
mountains eat right into the water, swallowing the road into a seemingly
endless tunnel. Finally, at its end, the fortified town of Castro
appears as if carved into the rock itself, the onward lakeside route
vanishing into a string of overhanging grotto that run so close to the
water you could be driving through sea caves. Here, at Iseo’s
undeveloped northernmost tip, I have to remind myself I’m not exiled in
the Alps. This is the realm of rocks where, in the midst of winter at
least, human existence — buildings, pleasure boats, palm-planted
boardwalks — seems a distant memory, obliterated by jagged, snowcapped
summits that blaze blood red in the setting sun.
Vittorio Moretti, founder and owner of Bellavista winery and vineyards.
Photograph by Francesco Lastrucci
Wine hour
For all its wild, unpretentious qualities, Iseo has some truly
refined quarters. Terraced into the hills of its southeastern shores,
the vineyards of Franciacorta represent one of the world’s most
exclusive terroirs. This DOGC region’s unique geology is the winning
ticket for high-grade viticulture, producing Italy’s most prized
sparkling wine. “When the cellars become cold, we know it’ll snow on the
peaks the following day,” says Francesca Mongodi, at Bellavista winery.
“But the lake’s microclimate mitigates the chill. And our protective
amphitheatre of hills — ancient glacial moraine from the mountains —
shield us from the mist and heat of the southern plains, and they’ve
gifted us with such mineral-rich soil.”
It’s no wonder, then, that the area surrounding Lake Iseo is a haven
of top-quality wine. The famous Franciacorta region is home to more than
110 wineries. Ca’ del Bosco, Berlucchi and Ferghettina — to name but a
few — are all within a 10-minute drive of each other and offer visitors
the chance to stroll around vineyards that give the French a run for
their money.
Nearby Bellavista is a small, family-run wine business that was
founded as a passion project of Vittorio Moretti in the 1970s and is now
managed by his daughter, Francesca Moretti. A tour of the
cathedral-like cellars reveals vast vaulted ceilings under which wine
matures in battalions of oak barrels, followed by a secondary
fermentation in the bottle, “all of which are still turned by hand,”
smiles Francesca — alluding to the traditional Champagne method now
rarely used by the big French houses. But don’t mention that ‘C’ word;
Bellavista prefers to be known as the “cashmere” of sparkling wine,
celebrating the diversity of its vintages rather than a standard house
style.
“Franciacorta’s wineries all produce very different-tasting wines.
It’s incredible for a small area to have such nuances,” says Francesca.
In the tasting room, sipping at Bellavista’s Cuvée Satèn, and the Pinot
Nero-Chardonnay blend, Pas Operé, I note everything from biscuit and
nutty caramel to ripe stone fruits and citrus jam, all finished with the
finest of natural bubbles. Like most Franciacorta wineries, of
Bellavista’s annual 1.6 million-bottle output, just 20% is exported. I
relish it while I can — even ordering some to accompany a pizza back at
my hotel later that night. Not a standard pairing I grant you, but when
in Franciacorta.
Those in the know come to hotel L’Albereta for its detox programme — a legendary Chenot Method menu that fuels devoted denizens of its extensive spa.
I retire full of sunny Franciacorta fizz, to wake the following
morning feeling a bit fuzzy. Drawing back the curtains, I have to blink
twice. Francesca was right: those cold cellars signalled snow — and lots
of it. The vine-clad hillsides sloping away from L’Albereta are thickly
carpeted with fluffy white drifts; vines are laden, fat flakes still
falling. For now, views of Iseo’s blues have vanished into the white.
L’Albereta, Relais & Chateaux, a boutique hotel located in the countryside of Erbusco.
Photograph by Francesco Lastrucci
Five more to try: explore Lombardy’s lakes
1. Como Synonymous with priceless palazzi, celebrity-stuffed restaurants and
Bond-worthy vistas, Italy’s most famous lake has plenty of natural
riches. Como’s mountain-backed shores are lined with ancient paths
through woodland and villages. Still in use today by locals to reach the
alpine pastures, these trails have been transformed into waymarked
routes rewarding walkers with the sort of breathtaking views that are
the envy of even the most moneyed villa owner. Don’t miss: Follow the Sentiero del Viandante, the
‘wayfarer’s path’ that dates back Roman times when it was the only land
route connecting Como’s eastern villages.
2. Garda This Italian stallion of a lake — the country’s largest — has been
seducing visitors to Italy for centuries, with natural thermal springs
feeding the venerable spas of Sirmione and Bardolino, wind-ruffled
northern waters that are a boon for sports lovers, and vineyard-class
southern shores. Don’t miss: Make like an Italian and rent a farmhouse
in the south shore’s Valtenesi region, where steep mountains and green
rolling hills are yours to explore.
3. Maggiore Straddling the border with Switzerland, Italy’s second-largest lake is
also one of its most peaceful. Its shores are lined with oleanders,
palms and aromatic verbena, and mountainous backcountry where woodland
is rich with wildlife. Hilltop forts and ducal villas made Maggiore a
must for wealthy youngsters on their grand tour in the 18th century —
their legacy resulted in the creation of several waterfront hamlets.
Less than an hour south is the picture-perfect Lake Varese, right at the
foot of Mount Campo Dei Fiori. Don’t miss: Maggiore is home to some of Italy’s most
celebrated landscaped and botanical gardens. Intragnola, with a mile of
shoreline, is one of the region’s largest privately owned gardens,
ablaze in spring with thousands of blooming azaleas and magnolia.
4. Endine Iseo’s tiny twin is an emerald-green jewel. Endine is small enough to
freeze over, and though ice skating is forbidden, some still attempt it
during prolonged cold spells. Come spring, birdlife abounds in and
around Endine’s reeds and sandy beaches, where you’ll find little more
than a handful of houses, and huts renting windsurfs, canoes and pedal
boats. Don’t miss: No motorcraft are allowed, making Endine,
and tiny adjacent Gaiano just northeast, a real retreat. Rent kayaks for
half-day excursions to fully immerse yourself in nature.
5. Ceresio Italy’s border-hopping lake, also known as Lake Lugano, offers
incredible Alpine hikes. Travel in early spring to see Alpine meadows
filled with wildflowers, while the peaks above remain sparkling with
snow. Choose a route from Valsolda, the little string of lakeside and
mountainside villages along Ceresio’s north-western shore. Don’t miss: Walk among Dolomite cliffs in the 785-acre
Valsolda Nature Reserve, one of Lombardy’s largest with 220 acres of
trails dedicated to walkers.
Published in the Lombardy 2020 guide, distributed with the Nov/Dec 2020 issue of National Geographic Traveller (UK)
Il lago d’Iseo è uno dei
tre maggiori laghi bresciani assieme al lago d’Idro ed al più rinomato e
conosciuto lago di Garda. Tre laghi completamente diversi tra loro,
ognuno con le proprie caratteristiche ma tutti e tre estremamente
affascinanti.
Negli ultimi anni grazie all’opera artistica di Christo (la
passerella sull’acqua – The Floating Piers) si sono accesi i riflettori
sul lago d’Iseo e molte persone hanno riscoperto ed apprezzato una parte
del territorio bresciano che reputo davvero molto interessante. Non è
un giudizio di parte, ci sono molte cose da vedere ed esperienze da fare
nei suoi dintorni, a partire dalla conosciuta Franciacorta fino a
scoprire Lovere e la zona nord del lago.
Cosa vedere sul lago di Iseo?
Con questo articolo voglio elencarvi una serie di cose da vedere intorno al lago d’Iseo,
guardando la cartina una sorta di giro antiorario che vi porterà
dapprima a scoprire la sponda bresciana e successivamente la sponda
bergamasca. Il lago d’Iseo ed il fiume Oglio fanno appunto da confine
naturale tra le due province di Brescia e Bergamo.
Il lago d’Iseo è molto visitato da olandesi e nordeuropei in
generale, turisti a cui piace il lago e la vita da campeggio. Sono
parecchi i camping in queste zone, quindi anche i camperisti troveranno
strutture turistiche adeguate.
Dove dormire sul lago d’Iseo
Se volete apprezzare il lago e godere della vista lago al risveglio la mattina, beh non c’è modo migliore che dormire sulle sue sponde. Scegli una delle nostre case vacanza!
1 – Montisola: l’isola lacustre più grande d’Europa
Come non iniziare dall’icona del lago d’Iseo: Montisola o Monte Isola.
Ovviamente esula dal giro antiorario di cui vi parlavo qualche
riga sopra. Montisola necessita di almeno mezza giornata, una giornata
intera se desiderate girarla in lungo ed in largo e magari raggiungere
la Madonna della Ceriola sulla cima del monte. Un weekend se volete
gustarvi la calma ed il relax.
La scritta in ricordo dell’evento “The Floating Piers”.
Si tratta di una vera e
propria escursione che vi può impegnare per tutta la giornata,
soprattutto se la visiterete d’estate e magari vorrete concedervi
qualche minuto sdraiati sulle sue spiagge contemplando le calme acque
del lago.
Vista da Montisola.
Potete raggiungere Montisola dai diversi porti sia
sulla sponda bergamasca che su quella bresciana. Lato bresciano le
tratte sono Sale Marasino -> Carzano e Sulzano -> Peschiera
Maraglio. Io vi consiglio quest’ultima tratta perché arriverete nel
centro abitato più importante dell’isola.
2 – La Franciacorta e le sue cantine vinicole
Come non iniziare un itinerario nei dintorni del lago d’Iseo se non visitando la bella Franciacorta e magari degustando un buon calice di bollicine.
Il territorio franciacortino è costellato di vigneti e cantine
vinicole. Quasi tutte consentono di fare degustazioni, scoprire la loro
storia e più in generale la storia del Franciacorta e della sua
produzione la quale negli ultimi anni sta sempre più virando verso il
biologico.
La Franciacorta non è però solo vino, è un territorio stupendo
anche per passeggiate all’aperto, sentieri tra i vigneti e tante
possibilità di divertirsi in mountain bike.
3 – Le Torbiere del Sebino
Un’area protetta, una riserva naturale dove passeggiare in mezzo alla natura o divertirsi a fare bird-watching e fotografia naturalistica.
Queste sono le Torbiere del Sebino, una zona paludosa che si è formata
grazie al ritirarsi delle acque del lago d’Iseo fino ai confini attuali.
Le torbiere del Sebino, grazie alla formazione della torba, divennero
molto importanti anche dal punto di vista economico-industriale in
quanto la torba era utilizzata al posto del carbone per alimentare i treni della tratta ferroviaria Brescia -> Edolo.
Consiglio le Torbiere del lago d’Iseo a chi ama la fotografia ed il contatto con la natura. Un ambiente suggestivo che regala panorami diversi in base alle stagioni.
Per completezza vi informo che, sebbene non siano presenti tornelli o controllori, il costo dell’ingresso alle torbiere è di 1 euro e potete trovare la macchinetta automatica ad ogni punto di ingresso alla riserva.
Nei pressi di un ingresso alle torbiere (vedi mappa) c’è il Monastero di San Pietro in Lamosa.
4 – Visitare il Monastero San Pietro in Lamosa
Il nostro vero itinerario intorno al lago d’Iseo possiamo dire che
inizi con la visita alle torbiere. Proprio nei pressi della riserva
naturale sorge anche il Monastero di San Pietro in Lamosa.
Maggiori informazioni sul Monastero potete trovarle qui:
Tra il lago d’Iseo e la Valle Camonica ci sono diverse testimonianze del periodo romano, basti pensare al Santuario di Minerva alle porte di Breno e al Teatro ed Anfiteatro a Cividate Camuno. Ma le testimonianze romane
non sono solamente edifici. Tra Pilzone d’Iseo (una frazione di Iseo
poco prima di Sulzano) e Pisogne si snoda l’antica strada che fino al
1850 rappresentava l’unico collegamento tra Brescia e la Valle Camonica. Una stradina a tratti ciottolata che attraversa le colline sulla sponda bresciana del lago d’Iseo, regalando, a chi la percorre, dei panorami stupendi.
Se siete amanti dei trekking o in generale del turismo attivo, l’Antica Via Valeriana è la soluzione perfetta per abbinare l’attività sportiva alla scoperta
del territorio. 25/30 km segnalati da una V gialla e marrone.
Per approfondire l’intero percorso vi consiglio la lettura di questo articolo.
6 – Una passeggiata per il centro di Iseo
Il nome del lago è legato alla cittadina di Iseo, uno dei paesi più
popolati tra quelli che si affacciano sul lago. Un bel centro con piazza
Garibaldi, un bel lungolago con tanti bar dove rilassarsi bevendo
qualcosa vista lago ed in più tanti negozi dove poter far shopping, se è
di vostro interesse.
Iseo è perfetto per passare qualche ora spensierata. Dal suo pontile partono anche i traghetti che portano i turisti alla scoperta del lago.
A Ferragosto fanno anche uno spettacolo di fuochi di artificio sul lago: da non perdere!
7 – Trekking sul Monte Guglielmo con vista sul Lago di Iseo
Il Monte Guglielmo o Gölem (conosciuto dai bresciani con il suo nome in dialetto) rappresenta
sicuramente i “dintorni del lago d’Iseo”…non è possibile inserirlo
all’interno del classico giro intorno al lago perché è un trekking che,
sebbene sia poco impegnativo, richiede più di mezza giornata. Ve lo
consiglio proprio se volete vedere il panorama su tutto il lago, su
Montisola e sull’Adamello, sperando nel bel tempo.
Panorama dalla cima del Monte Guglielmo.
La cima, sulla quale è presente la statua al Redentore, è a circa
1950 mslm e ci sono diversi sentieri più o meno lunghi per raggiungerla.
Potete prendere il sentiero che parte:
Dall’abitato di Zone passando nel bosco degli
gnomi, l’inizio del percorso è vicino alla pro loco di Zone -> circa 3
ore di camminata e 1000/1100 metri di dislivello.
Dalla frazione di Passabocche a Pisogne -> circa 2 ore e mezza di camminata e 700 metri di dislivello.
Dalla Croce di Marone -> circa 2 ore di
camminata ed 800/850 metri di dislivello. La Croce di Marone si
raggiunge in macchina prendendo una strada molto ripida prima del paese
di Zone. Nella mappa trovate il percorso partendo da Iseo.
8 – Le piramidi di Zone
Avete mai visto piramidi fatte interamente di roccia? A Zone troverete proprio questo!
Le piramidi di Zone, dette anche fate di pietra,
sono inserite all’interno di un’area dichiarata riserva naturale.
Piramidi di roccia sulla cui sommità ci sono dei massi. Sembra irreale
ma quando un masso cade, la piramide si sgretola formandone una nuova.
9 – Visitare la Chiesa di Santa Maria della Neve a Pisogne
Sembrerà pure strano, ma a pochi passi dal lago d’Iseo, all’inizio
della Valle Camonica, è possibile visitare quella che Giovanni Tentori
definì come la “Cappella Sistina dei poveri“. Il pittore bresciano “Romanino” dipinse la volta, l’arco, le pareti e la facciata. È una chiesa
piccola, forse un po’ spoglia e umile, ma all’interno resterete con
“naso all’insù” per parecchio tempo.
10 – Il Lago Moro nei pressi di Darfo Boario Terme
Questa tappa è leggermente distante, il Lago Moro si trova a Darfo e, soprattutto d’estate, rappresenta una valida alternativa al lago d’Iseo.
È incastonato tra le prime montagne della Valle Camonica e può essere
raggiunto tramite due strade. Vi consiglio di percorrere quella che
parte da Darfo e non quella da Angolo Terme.
Potrete prendere il sole nei pressi del chiosco, oppure tuffarvi
in acqua dal pontile o prendere a noleggio una barca a remi e esplorare
il lago.
Darfo Boario Terme, come si evince anche dal suo nome, è conosciuta anche per le sue Terme.
11 – Il parco di Luine e le incisioni rupestri a Naquane
La storia della Valle Camonica, oltre che essere stata segnata dai romani, è famosa per le incisioni rupestri.
Il maggior numero di istoriazioni si trova nella zona di Capo di Ponte
con il Parco Nazionale delle Incisioni rupestri di Naquane (patrimonio
UNESCO) ed altri siti importanti. Si cammina in mezzo alla natura
tramite percorsi che portano alla scoperta delle incisioni. Ogni roccia
viene descritto sui vari cartelli esplicativi.
Il parco di Luine e Monticolo si trova invece nei pressi del lago
Moro a poca distanza da Darfo Boario. Anche qui troverete un percorso
tra le rocce. Il parco è tenuto molto bene e, se siete interessati alle
istoriazioni camune, rappresenta di sicuro una ottima deviazione nei
dintorni del lago d’Iseo.
La mia è solo una piccola e superficiale descrizione su quello
che sono le istoriazioni camune, per maggiori informazioni vi invito a
leggere questo mio articolo:
12 – Alla Scoperta di Lovere, a nord del Lago di Iseo
Torniamo dunque all’itinerario sul lago d’Iseo, la tappa successiva è Lovere in provincia di Bergamo. Lovere è stata inserita all’interno della raccolta dei borghi più belli d’Italia.
Oltre ad un bellissimo lungolago, potrete visitare la Basilica di Santa
Maria in Valvendra, la galleria dell’Accademia Tadini e la Torre
Civica.
14 – Sarnico e Paratico
Sarnico e Paratico si contengono la “fine del lago d’Iseo”. La prima è una cittadina bergamasca, la seconda bresciana. Sono separate da un piccolo ponte ma
i due centri cittadini, sebbene di paesi diversi, sembrano essere dello
stesso paese. Secondo me è un punto molto bello del lago ed il momento
migliore per visitarlo è a fine luglio con il Sarnico Busker Festival, quando Sarnico è invaso dagli artisti di strada che si ritrovano in 3 giornate di festa animando l’intera cittadina.
15 – Il salame di Montisola e la Spongada
Questa non è una tappa dell’itinerario vera e propria ma è una tappa culinaria che non potrete certamente perdervi in un giro sul lago d’Iseo.
Montisola è rinomata per il suo salame, un
insaccato che presenta meno grasso rispetto al salame tradizionale, non
si tratta di carne macinata bensì di carne tagliata rigorosamente al
coltello. Il salame viene sottoposto ad una leggera affumicatura con
ramoscelli d’ulivo, alloro e bacche di ginepro. Il vero salame di
Montisola dev’essere prodotto solo su Montisola!
Altro prodotto tipico è la spongada che potrete
trovare sulla stessa Montisola oppure in tutta la Valle Camonica. La
spongada richiama l’idea di un enorme pane dolce con tanto burro e
zucchero semolato. Sappiate che crea dipendenza. Una volta mangiato il
primo boccone, sarà difficile non finire l’intera pagnotta.